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Il volumeL’attività nel teatro della Villa medicea di Pratolino, presso Firenze, culminò nel primo decennio del Settecento, quando il principe Ferdinando de’ Medici vi fece rappresentare, una per anno, opere in musica di Alessandro Scarlatti e Giacomo Antonio Perti. Le partiture sono perdute, ma sopravvivono numerosi documenti inediti: essi illustrano il mecenatismo del Principe e il funzionamento della macchina teatrale. Il saggio si concentra sulle sei opere di Perti (Lucio Vero, Astianatte, Dionisio, Ginevra, Berenice e Rodelinda), nonché sui suoi rapporti col Principe, col librettista Antonio Salvi, col rivale Scarlatti, con i cantanti e con la corte ferdinandea, sullo stile da lui seguito e – per quanto è dato sapere o lecito ipotizzare – sulla fisionomia dei suoi lavori (strutture e risorse poetiche, teatrali e musicali). L'AutoreFrancesco Lora dottore di ricerca nell’Università di Bologna, ha curato l’edizione critica della musica sacra di Perti per la corte medicea e sta curando tuttora quella degli oratorii di Giovanni Paolo Colonna (Bologna, Ut Orpheus 2009-). Questo libro vede la luce insieme con un’altra edizione: mottetti e concerti di Ferdinando Antonio Lazzari, Giovanni Perroni e Francesco Maria Veracini, eseguiti ai Frari di Venezia, 1712, per l’incoronazione imperiale di Carlo VI d’Asburgo (Padova, Centro Studi Antoniani 2016). |
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